Il presidente Claudio Lotito spiega come la Lazio sia passata dalle proteste pre-stagione al miglior inizio di sempre. “Alcuni si erano troppo adagiati, abbiamo portato chi aveva fame.”
I Biancocelesti hanno dovuto affrontare i tifosi furiosi durante l’estate, passando da Maurizio Sarri a Igor Tudor e infine a Marco Baroni come allenatore, mentre i sostenitori erano anche critici nei confronti della strategia di mercato.
Tuttavia, la vittoria per 3-0 contro il Bologna di questa sera li mantiene al secondo posto, e mai prima d’ora la Lazio aveva ottenuto più di nove vittorie nelle prime 13 giornate.
“Baroni è l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto”, ha dichiarato Lotito a DAZN.
“Lo abbiamo scelto perché pensavamo fosse adatto alle nostre esigenze. Avevamo bisogno di vincere e di essere convincenti, e questo è quello che stiamo facendo.
“Abbiamo creato una grande famiglia in cui ognuno ha il suo ruolo. Abbiamo ristrutturato tutto attorno al club, visto che c’erano alcune persone che erano un po’ troppo comode, portando chi aveva fame.”
Tra le figure che hanno lasciato la Lazio negli ultimi mesi ci sono Ciro Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson, insieme al direttore sportivo Igli Tare, che era presente come commentatore nello studio di DAZN.
Tare ha sottolineato che l’umore attuale della squadra ricorda quello della stagione 2019-20, quando la Lazio era in cima alla classifica fino all’interruzione causata dalla pandemia.
“Concordo e ricordo quell’esperienza, dove ritardai alcuni cambiamenti perché ero affezionato alle persone che rappresentavano un senso di appartenenza”, ha risposto Lotito.
“Abbiamo avuto bisogno di un rinnovamento e di persone completamente diverse, altamente motivate, ma che devono anche mantenere l’umiltà. Non abbiamo ancora ottenuto nulla e momenti difficili ci aspettano.”
La Lazio non è solo seconda in Serie A, ma è anche l’unica squadra in Europa League a mantenere un record perfetto dopo quattro turni.
Un’altra vittoria contro il Ludogorets giovedì sarebbe praticamente una garanzia per la qualificazione agli ottavi di finale. Ma i giocatori hanno chiesto a Lotito di aggiungere bonus legati alle prestazioni nei loro contratti?
“Questo non rientra nel nostro approccio. In una famiglia, il capo della famiglia osserva come si comportano le persone e valuta se meritano delle ricompense”, ha risposto il presidente.
“I giocatori vengono pagati per le loro prestazioni. Qui vogliamo un ambiente familiare in cui ognuno dà il proprio contributo, tutti sono uniti, tutti sono utili e nessuno è indispensabile.
“Fino ad ora, sembrano convinti che la Lazio sia una destinazione e non una tappa intermedia verso altro. Ora abbiamo anche iniziato a lavorare sull’accademia giovanile, costruendo altri sette campi di allenamento.”
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